Torrefazione

Impianti:
- Torrefattore a sviluppo verticale (Lehmann KGC);
- Cicloni.

Il torrefattore serve a tostare il gruè: elimina una parte di umidità e riduce la carica batterica, grazie all’azione dell’aria calda. Esso presenta un piccolo silo polmone di alimentazione del gruè che è in grado di gestire il flusso del rompicacao.



Al torrefattore vengono alimentate cariche di 80-100 kg di prodotto, a distanza di cinque minuti una dall’altra ed una serranda provvede a distribuire omogeneamente il gruè.

Il torrefattore è costituito da sette reti divise in una sezione di riscaldamento (cinque reti) e in una di raffreddamento (due reti).

Le reti sono disposte a cascata e sono temporizzate, ogni cinque minuti le reti si aprono, una per volta da quella più in basso, per scaricare il prodotto sulla rete sottostante. Il gruè che si trova sulla rete n può così cadere sulla rete n+1, e viene subito dopo sostituito con quello presente sulla rete n-1.

La rete posta più in basso, aprendosi, alimenta una rotocella che immette il prodotto in un sistema di trasporto pneumatico verso il silo che rifornisce i mulini.

L’aria calda del torrefattore è generata da uno scambiatore di calore a vapor surriscaldato, e viene soffiata dal basso verso l’alto ad una temperatura di circa 130°C. Dato che a questa temperatura la minima scintilla può avviare la combustione del gruè, ci sono dei sistemi di sicurezza antincendio (es. bombole di CO2).

L’aria calda e quella fredda trasportano polveri che vengono raccolte da due cicloni


Il gruè torrefatto va poi ad alimentare il silo che rifornisce i mulini che realizzano la pasta di cacao.

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